Il tipo di yoga che pratichiamo si basa sul classico hatha-yoga introdotto e diffuso nel mondo occidentale. Il compito dell’insegnante è principalmente quello di dare l’impostazione giusta (spiegando quali sono i muscoli che devono allungarsi e quali devono contrarsi, come deve girare il bacino, quali parti del corpo non devono far male e così via) allo scopo di poter rimanere nella posizione senza alcun rischio.

Per preparare il corpo a fare questo ci si avvale di due importanti strumenti: il lavoro con gli attrezzi e il lavoro a coppie. Gli attrezzi sono fondamentali perchè obbligano il corpo ad assumere una posizione fisiologicamente corretta, in modo che anche i meno esperti possano portare al limite massimo la posizione senza subire danni. Nel lavoro a coppie l’allievo ha invece la possibilità di studiare la posizione sia dall’interno, praticandola, sia dall’esterno, osservando come reagisce il corpo del compagno mentre funge da attrezzo per lui. Questo approcio permette di avvicinarsi alla pratica dello Yoga e ottenere grandi miglioramenti anche a persone anziane o con problemi fisici.

YOGA

Il nostro metodo di lavoro è volto a far acquisire all’allievo la consapevolezza della posizione attraverso la pratica: è fondamentale che l’allievo attraverso la pratica guidata dall’insegnante cominci a capire come funziona il proprio corpo e impari a osservare i suoi limiti e a rispettarli, che capisca che può oltrepassarli ma deve dare al suo corpo il tempo di accettare il cambiamento, perchè con la crescita delle sua possibilità cresce anche la difficoltà delle posizioni che vengono proposte dall’insegnante e di conseguenza crescono anche i rischi a cui si sottopone. Per questo per l’insegnante è indispensabile guidare l’allievo alla consapevolezza di ciò che sta facendo, ed è proprio questa la differenza principale tra una normale pratica ginnica e lo yoga. In parole povere, giungere alla consapevolezza del proprio corpo è come scalare una montagna, e chi si prende la responsabilità di insegnare questo non può e non deve portare l’allievo sulle proprie spalle fino alla cima ma solo indicargli il sentiero giusto, poi è l’allievo che deve percorrerlo con le proprie forze. Le difficoltà per l’insegnante sono capire quali sono i problemi dell’allievo, individuare la maniera giusta di proporgli gli esercizi più adatti (per esempio ci sono persone che hanno bisogno di essere spronate e altre che invece hanno bisogno i essere frenate), e soprattutto cercare di fornirgli le motivazioni per insistere nei momenti di scoraggiamentto, facendogli capire che la sua crescita oltre che nei miglioramenti fisici sta nel trovare dentro sè stesso le energie per superare tutte le difficoltà che incontra lungo questa strada.

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